Libri e media
Libri
Partecipazione e valutazione di esito nella salute mentale
Con Antonella Costantino e John Lyons
Dalla tua parte
La voce del minore nella tutela e nella curatela speciale
Con Sonia Cavenaghi
Figli fragili
L'infanzia non è un gioco
Paradossi e Ipocrisie dei geniori di oggi
Prima dei 18 anni
L'autonomia decisionale del minore in ambito sanitario
Con Grazia Cesaro, Paola Lovati, Paola Vizziello
Psychofarmers
Dizionario illustrato della felicità e dell'oblio
Con Pietro Adamo
Il Presente discontinuo
Nove domande sulla coscienza
Con Massimo Coppola
Recensioni e interviste passate
Il mondo di bambini e adolescenti sembra essere diventato una corsa a ostacoli tra possibili malanni psicologici: ansia, depressione, attacchi di panico, iperattività... un’etichetta clinica? Quale è il confine tra un comportamento desiderabile e un comportamento anormale? In che modo la psichiatria aiuta a orientarci in questo campo? A partire dalla ricca esperienza clinica dell’autore e con moltissimi esempi tratti dalla vita quotidiana, il libro è un contributo prezioso sia per i genitori sia per gli educatori, spesso in difficoltà nel comprendere esigenze e paure dei ragazzi.
Quando guardiamo i bambini degli altri, stiamo guardando il nostro. Il bambino che portiamo dal pediatra, che addormentiamo la sera, che siamo convinti di conoscere profondamente e di cui parliamo con l’insegnante a scuola o al quale dispensiamo le nostre massime di vita – anche se per qualche motivo pensiamo che sia del tutto speciale – è esattamente come il bambino degli altri. Perché tu non sei immune dai vizi di tutti. non sei speciale. E tuo figlio non è più speciale degli altri. Funziona nello stesso modo. Appartiene alla stessa infanzia.
Avrà gli stessi sogni. Combatterà le stesse battaglie. Per quanto sia consolatorio illudersi che non sia così, essere consapevole che il nostro modo di pensare l’infanzia determina i confini, il ruolo e le aspirazioni di ogni singolo bambino – anche del tuo – ti servirà almeno per spostare ogni tanto il punto di vista. Per guardare le cose che vedi tutti i giorni in un modo un po’ diverso. E chiederti in che senso le cose che fa o dice il tuo bambino sono cose ‘infantili’. In che senso sei infantile tu. E dove finisce l’una e dove inizia l’altra cosa.